2K15 e preview di SAN VALENTINO

RIGHT SHOES GO TO MY LEFT FOOT.

Calcolo il tempo in circonferenza del girovita di Alessandro Borghese. 

Comunque. 

Che bello, sto già iniziando a buttare i volantini con su scritto DUEMILAQUINDICI. Mi fa sentire troppo bene che un altro anno sia da buttare nel cacatoio. Il 2015 si prospetta brutto ma bello. Proprio come un matrimonio iniziato col filmino a bordo piscina (directed by Scorsese) e finito con il divorzio

(Anno 1999: divorzio di una coppia che si spartisce i Beanie babies in tribunale. Non procreate mai, accidenti a voi)

In questo 2768 Ab urbe condita io mi posiziono nel ruolo di formaggio sardo coi vermi: ce ne sono tanti, tantissimi migliori di me, io faccio anche un po' schifo ma SONO UNICA. 

Ricordiamo sempre, per dovere di cronaca, che la vita è una cacca che non porta

fortuna perché si presenta sotto forma di palla di merda infuocata che vi si schiaccia addosso. Non è cambiato molto rispetto al 2014. Non mi piacciono ancora i bambini, infatti non faccio mai passare le donne con i passeggini in quanto sono abituate all'attesa. 

O sbaglio?

Sono ancora molto sfigata, tipo ancora non ho smesso col fattaccio di cantare e ballare davanti allo specchio del bagno. La mia vita sembra ancora anemica e stitica di soddisfazioni. 

Fallimento will you still love me when I'm not younger and beautiful? 

Perché non so, puta caso che a 60-70 anni le cose cominciano ad andarmi 

bene, no? Dico... potrei collassare su due piedi. 

Cose belle non ne ho ancora viste in questo anno della capra.

Ah sì, sono uscita di casa senza cellulare nè tablet e sono sopravvissuta.

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Comunque parlando di cose che potrebbero interessare le persone. 

Sapete tutti certamente quanto stiano andando il #minimalismo e il #normcore. Vorrei informarvi che lo stile gustaviano è il top della gamma! Per trovare foto belle su Instagram vi suggerisco #GUSTAVIANSK

I miei igers preferiti sono

@landkantiques

@cremonesi_swedish_antiques

E' come lo shabby chic ma meno romantico e soprattutto vi sentite catapultati in un film a scelta di Ingmar Bergman. Che poi io non riesco a pronunciarlo senza dire Ingrid invece che Ingmar ma sono problemi miei.

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