Monday, August 1, 2016

007 - Casino' spirituale

Mentre vi scrivo ascolto Ravi Shankaril suonatore di sitar che ha ispirato idoli mittleuropei come i Beatles e i Rolling stones. 
Sento attorno a me un profumo inebriante ma non si tratta di incenso al gelsomino o all'ylang ylang, bensì di Miss Dior. Il mio secondo profumo preferito. Il primo è La dolce vita, sempre di Dior.
Ed ecco che giungo al punto. 
Sono fin troppo occidentalizzata per una spiritualizzazione alla "orientale". 
Allo stesso tempo mi sento satura del pensiero americano che riassumerò ora con una poesia futurista.

competi, Competi, COMPETI
vinci, Vinci, VINCI

Sì ma la vita deve avere un valore aggiunto rispetto ad una mano di poker sennò qui ci stiamo prendendo in giro tutti e 7 miliardi.
Se non la risolvo in qualche modo 'sta roulette con il mondo interiore finisce che mi faccio fuori (metaforicamente) come l'amico di Ungaretti che non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono. 

Vi capita mai di non voler tifare per nessuna squadra nel gran gioco dello spirito? 
Un Dio là fuori ci sarà sicuramente sennò come te le spieghi le peonie e i golden retriever?  Il punto è che non ho voglia di sventolare il gonfalone o di fare cori da stadio. 
Al massimo posso fare il bagarino che tenta di vendere i biglietti per il paradiso a prezzi ridicolmente alti, roba da cravattari.

Io non sono l'Occidente né non sono l'Oriente.
 "I am human and I need to be loved just like everybody else does", diceva Morrisey.
Non credevo ci si potesse sentire così. Sono stata sempre convinta che una certa cosa andasse fatta in un certo modo ma mi sono accorta che basta lasciare la porta aperta per un solo secondo per farsi venire il dubbio di guardare fuori.

In questi mesi c'è chi, della propria religione, fa scudo per mettere a ferro e fuoco interi Paesi e per terremotare culture millenarie.
E io sono figlia, toh, nipote se proprio vogliamo essere pignoli, di quelle culture.
E se, puta caso, non volessi litigare per dire che la mia è più bella, più forte, più tosta e dura delle altre?
Potrei defezionare? 
Potrei essere un pacifico disertore in un campo di fiori felice solo per essere al mondo? 

Io lo so che la mia cultura è di una bellezza che fa asso pigliatutto.
Ha dei lati buoni e dei lati cattivi come tutte, però. E non mi va di far finta di non vederli e non mi va di litigare con nessuno. Mi va solo di dare una chance alla pace.
Di guerre là fuori ce n'è più d'una.
Almeno una fisica e una spirituale. 
Di fare sforzi fisici non se ne parla, sapete quanto io ami l'atrofia.
Ma di sforzi spirituali?
Vi sentite mai così? E' una cosa che passa? 

Good night and good luck

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